Il rischio di un’escalation è sempre più alto in queste ore. Mosca avvisa la Nato.
I bombardamenti russi sono continuati durante la notte su Zaporizhzhia dove almeno 15 esplosioni hanno provocato almeno un morto. Mentre arriva la notizia di un attacco russo con droni kamikaze alla centrale termoelettrica di Ladyzhynska, situata nella regione di Vinnytsia, nell’area centrale dell’Ucraina. Restano ancora intrappolati sottoterra 98 minatori delle miniere di carbone della città natale del presidente Kryvyi Rih in seguito ai bombardamenti di ieri.
L’ambasciatore ucraino all’Onu denuncia che la Russia ha lanciato almeno 84 missili contro la popolazione civile e infrastrutture civili. Accusa Mosca di “riportarci agli anni Trenta, quando Hitler ha distrutto Paesi con invasioni e referendum illegali”. Continua: “Prendere di mira deliberatamente i civili è un crimine di guerra e la Russia ha provato ancora una volta che è uno Stato terroristico”.
Oggi si riuniranno i paesi del G7 in un vertice d’urgenza per affrontare la situazione in Ucraina. Il presidente Biden ha assicurato a Zelensky sistemi di difesa ma Mosca avvisa di non oltrepassare la linea rossa. Come ha dichiarato l’ambasciatore russo a Washington. “Chiediamo agli Stati Uniti e ai loro alleati di non oltrepassare la linea rossa a cui si sono avvicinati. Smettete di pompare il regime” di Kiev “con armi letali” ha detto Antonov.
Rischio scontro tra Russia e Nato
Anche la portavoce del ministro degli esteri Zakharova ha sottolineato che “più Washington appoggerà l’atteggiamento militante di Kiev, non prevenendo, ma incoraggiando gli attacchi terroristici dei sabotatori ucraini, più problematico sarà trovare soluzioni diplomatiche”.
La portavoce ha ribadito le condizioni note per Mosca per una soluzione diplomatica ma arrivano “segnali contraddittori” dalla Casa Bianca “le speculazioni sulla ‘minaccia nucleare russa’ si alternano alle assicurazioni dell’interesse degli Stati Uniti per una rapida soluzione pacifica del conflitto in Ucraina”. Secondo Zakharova, “dietro questi falsi appelli alla pace non c’è altro che ipocrisia e un tentativo camuffato di continuare a combattere per infliggerci una ‘sconfitta strategica'”.
Mosca, ha aggiunto, è favorevole al negoziato, ma il fatto che Washington incoraggi il “sentimento bellicoso” di Kiev “complica la ricerca di soluzioni diplomatiche”. Per Mosca, la continua assistenza militare, di intelligence e istruttori a Kiev da parte degli Usa rischia di portare ad un’escalation e ad uno scontro tra Russia e Nato. Così il vice ministro degli esteri ha avvisato che “La Russia sarà costretta ad adottare contromisure adeguate, comprese quelle di natura asimmetrica”.